Un qualificato servizio professionale di consulenza in ambito pensionistico
Risulta sempre piu’ importante avere piena consapevolezza di alcune tematiche quali:
Tutto questo tradotto in un puntuale resoconto con date e importi che diano piena consapevolezza e permettano di programmare il futuro grazie ad una corretta preventiva pianificazione previdenziale.
Per informazioni
Riferimento: Dr.ssa Roberta Ferrauto
Tel. 0444/650300-963030
E-mail: ferrauto@studiostella.it
Il requisito generale per andare in pensione è aver maturato almeno 20 anni di anzianità contributiva, ma ci sono delle eccezioni come ad esempio aver maturato 15 anni di anzianità contributiva entro il 31/12/1992 oppure avere l’autorizzazione ai versamenti volontari entro tale date. E’ inoltre prevista la pensione di vecchiaia nel sistema contributivo che richiede un’anzianità di solo 5 anni di versamenti contributivi.
L’obbligo di cessare l’attività lavorativa subordinata è connesso alla finalità di percepire la pensione, cioè allo stato di bisogno che deriva dalla fine del rapporto di lavoro; per liquidare la prestazione infatti l’Inps verifica che l’attività sia cessata al momento della decorrenza della pensione. Per i lavoratori autonomi e parasubordinati, invece, la legge non prevede l’obbligo di cessare l’attività lavorativa, salvo i casi di incumulabilità totale del reddito con la pensione.
La risposta non è univoca perchè dipende dal tipo di trattamento pensionistico conseguito, ma dal 2008 in linea generale la risposta è positiva per la pensione di vecchiaia e anticipata “ordinaria” . Limiti parziali o totali alla cumulabitlità esistono invece per le pensioni e gli assegni di invalidità, inabilità, pensione ai superstiti e per le pensioni anticipate “speciali” (quota 100, precoci etc.)